Chi di voi ha mai sognato i capelli della ragazza sulla foto?????
Si lo immaginavo : tutteeeeeeeeee <3
Per me i capelli lunghi sono sempre stati un MIRAGGIO !!! Da piccola portavo il classicissimo "caschetto da scimmiottina" !!! mia madre, mia nonna e tutte le sue generazioni ,erano convinte che il capello da piccola doveva essere tagliato per diventare "bello forte" !! Poi con la crescita ( per fortuna MIA ) sino alle scapole e adesso a 23anni poco poco più sopra della schiena!!! Preciso che sono mossi .. a periodi più ricci... una chioma da "leoncino": sono abbastanza folti e belli forti .
Per avere i metodi dettagliati su come ottenere bei capelli , vi posto il mio precedente post !!! Non sono contraria alle "ricette della nonna" , anzi io faccio spesso impacchi all'aloe frullata con olio, o olio e miele, sempre per capelli ... però preferisco i metodi più veloci !!!
*NON credo "esageratamente" alle pappette miracolose con prodotti Bio : è una questione soggettiva!!!
vi lascio alcuni link di altri blog:
http://comefare.donnamoderna.com/come-allungare-i-capelli-3621.html
http://www.beautyestyle.it/come-allungare-i-capelli.html
Ok ,col passare di mesi e mesi qualche risultato ci sarà ,ma come dicevo è soggettivo !!! ci sono ragazze che nel giro di un anno hanno già i capelli lunghi, mentre altre ci metteranno più tempo.
E chi mi segue sa benissimo che io amo i metodi più veloci!!! E in questo caso vorrei parlarvi proprio delle famose EXTENSION o le storicissime PARRUCCHE !!!
Storia 1° parte
Tutto ha inizio in India, dove le ragazze indiane si recano al Tempio per donare i loro capelli al dio Vishnù, per aiutarlo ad estinguere il suo debito nei confronti di Kuberà, il tesoriere degli dei. La tradizione induista narra che questo debito sarà saldato nel 428.899 d.C.
Qui, ogni anno, milioni di religiosi si recano in pellegrinaggio da tutto il subcontinente, e tra le caratteristiche principali del suo tempio, c'è il culto del taglio dei capelli offerti alla divinità. Un rituale sacro che, da qualche anno, fornisce linfa vitale al business dei capelli doc.
Infatti, i capelli delle donne indiane sono i più pregiati al mondo: sono setosi e lisci, perfetti per essere colorati ed utilizzati per parrucche ed extensions.
Pensano di fare un'offerta a Vishnù e non sanno che, dietro la catena di montaggio per la pulizia dell'anima e del cuoio capelluto, si nasconde un'industria miliardaria con ramificazioni in tutto il mondo e specializzata in materia prima per parrucche !!
Una volta offerti, i capelli non appartengono più al legittimo proprietario, ma al tempio che decide di investirli , vendendole alle grandi aziende del settore. Da una ragazza indiana che fa un voto in un santuario, a quella di una ricca donna occidentale, che desidera spendere un bel pò di soldi per una nuova chioma folta , da sfoggiare in meno di un'ora!!!
EXTENSION: sono ciocche di capelli col compito di allungare o infoltire una chioma di capelli.
Questa moda americana, ormai diffusissima anche da noi, ha permesso di avere subito ciò che più desideravamo. E' possibile utilizzare capelli veri o sintetici. Vediamo insieme i dettagli..
Extension Fisse:
- Extension con cheratina:
E' il metodo più comune e a a lunga durata. La cheratina viene riscaldata con apposito ferro e utilizzata come una sorta di colla per attaccare le ciocche di extensions direttamente sui capelli. Il risultato è molto naturale, ed ha una durata di circa 4-5mesi. Per rimuoverle occorre sciogliere la cheratina con una sorta di acido. E' sconsigliato per chi ha capelli sottili e delicati perchè li indebolisce.
- Extension cucino con ago e filo:
- Extension con micro-ring:
Metodo poco invasivo e non danneggia i capelli. Consiste nell'inserire le ciocche di capelli nell'anellino presente all'estremità delle ciocche di extension, farlo scorrere fino alla cute e schiacciarlo con una pinza. La durata è di circa un mese e le ciocche possono essere riutilizzate.
- Extension con il bio-adesivo:
Prevede l'applicazione delle ciocche direttamente alla radice con delle strisce bio-adesive. Il risultato è naturale e ha una durata di circa 1mese e mezzo; le ciocche possono essere riutilizzate cambiando lo strato bio-adesivo. Non rovina i capelli ma può irritare la cute. Se scegliete extension fisse vi conviene utilizzare capelli veri , perchè anche se esistono capelli ( fibre) sintetiche molto naturali, sarebbe difficili lavarli con lo shampoo e tenderebbero ad annodarsi ed incresparsi , e pettinandoli si spezzerebbero.
Ogni ciocca costa dai 3 ai 5€ e per un effetto ottimale si utilizzano circa 80 ciocche, in casi particolari anche 200 !!
Il numero di ciocche utilizzate non è standard ma varia a seconda della lunghezza e spessore dei vostri capelli, e del risultato che si vuole ottenere.
Il loro uso non consiste solo per infoltire o allungare, ma anche per realizzare un effetto Meches e Highlights.
Extension con Clip:
E' un alternativa comoda, veloce e non rovina i capelli. Possono essere applicate e riapplicate tutte le volte che volete. Se volete un risultato naturale tutti i giorni, vi consiglio di utilizzare ciocche di capelli veri. Il prezzo è uguale o superiore a quello delle extension fisse; vanno trattare con cura e delicatezza se volete averle per un lungo tempo. Se invece, dovete andare ad una festa e cambiare look, vi consiglio le extnsion a fibra sintetica ( preferibilmente in termofibra) senza spendere capitali.
Le extension a clip si presentano sotto forma di fasce, acquistabili singolarmente o in kit completi. Se le acquistate singolarmente, per avere un effetto naturale, vi occorrono circa 4 fasce larghe da applicare dietro e 4 o 6 piccole ai lati. Mentre col kit, il numero di fasce è standard ( 4, 6 o 8 in tutto) e state attente l peso, non superiore ai 120 g.
Oltre alle classiche ciocche troviamo frange, chignon e code preconfezionate , con clip o pinze o nastri.
Migliori marche:
-HARIDO http://www.hairdo.it/
-SO. CAP http://www.eurosocap.com/it/67/5-systems-of-extension-made-in-italy.html
-HAIRDREAMS http://www.hairdreams.com/it/
-ROXESTENSION http://www.roextension.com/
PARRUCCHE: è un copricapo che imita la presenza dei capelli. Può essere costituita da capelli umani, sintetici o crini di cavallo , e si indossa per fini estitici, religiosi o di moda.
Storia 2° parte
Le sue primi origini si hanno nel 4000 a. C. con gli egizi ( mi ricorda la storia del Make Up trovate qui il mio post http://amataworlds89.blogspot.it/2014/01/make-up-story-dalle-origine-noi.html) , poichè avevano la testa rasata per motivi d'igiene le indossavano per avere un aspetto più imponente ; e non veniva usata solo dal faraone o dalla famiglia reale, ma anche dalle altre classi abbienti, come simbolo di status.
Altre popolazioni antiche che la usarano furono gli Assiri, Fenici,Greci, Romani; ma veniva utilizzata maggiormente nel mondo occidentale, nell'Estremo Oriente nel teatro Giapponese e Cinese.
Durante l'Impero Romano venivano utilizzate a fini estetici, si narra infatti che Annibale portasse una parrucca, infatti Tito Livio affermava che il condottiero la usasse per camuffarsi e introdursi nella sua armata, i Galli, per vedere chi gli fosse ostile. Mentre Svetonio, narra che Caligola la usasse di notte per frequentare luoghi impuri.
Dopo la caduta dell'Impero Romano, l'uso di parrucche venne abbandonato in Occidente per quasi un millennio.
Nel XVI sec fu usata come mezzo per compensare la calvizie o come abbellimento. In quel tempo, le condizioni igieniche richiamavano la presenza dei pidocchi , che potevano essere ridotti se i capelli venivano rasati e si indossavano parrucche.
Nel 1580, dopo la Morte Nera (peste) , e l'inizio della sifilide diventata la maggior epidemia in Europa.
William Clowes, medico, XVII sec , scriveva di una moltitudine infinita di pazienti con la sifilide a Londra: ferite aperte, eruzioni cutanee, cecità, demenza, e perdita di capelli chiazze.
La perdita di capelli era davvero imbarazzante, e una testa priva di capelli poteva danneggiare la reputazione di una persona, mentre una persona con i capelli lunghi simboleggiava uno status alla moda.
Queste vittime nascondevno la sifilide con le parrucche così come le piaghe sanguinanti sui loro volti. Le parrucche erano ricoperte con la cipria al profumo di lavanda o arancio per nascondere cattivi odori.
In Europa, la parrucca, ebbe il suo massimo splendore tra il XVII e XVIII sec ( quando trionfarono Barocco e Rococò) : la regina Elisabetta indossava una celebre parrucca rossa finemente elaborata e arricciata nello stile "romano" , ed il Re Luigi XIII di Francia favorì l'uso delle parrucche tra gli uomini negli anni '20 del 1600.
Nel 1665, quando Re Luigi XIV aveva soltanto 17 anni, iniziò a perdere i capelli, e per salvare la sua immagine assunse 48 fabbricanti di parrucche. Re Carlo II, Re d'Inghilterra ( cugino di Luigi XIV) , cinque anni dopo fece la stessa cosa quando i suoi capelli iniziarono a diventare grigi.
Cortigiani ed aristocratici iniziarono a copiare i due Re sfoggiando le parrucche: divenne una moda.
Di solito veniva usata solo a corte ( perchè risultava pesante) , mentre nel privato si preferiva una comoda berretta. La circonferenza della parrucca impediva l'uso del cappello, che si metteva semplicemente sotto il braccio; altra bizzarria era la "linda" ossia una frangetta di capelli naturali e di colore diverso, che spuntava sulla fronte. Oltre agli svantaggi essa aveva anche dei vantaggi fisici e psicologici: indossata sul cranio rasato favoriva una maggiore pulizia in un'epoca di pidocchi e cimici; inoltre rialzava la statura su una figura maschile dando un senso di imponenza regale che aumentava il prestigio dell'individuo. Di colore nero all'inizio, verso la fine del Seicento, diventò bianca e fu cosparsa di cipria.
Questa "parrucca" non piacque così tanto che nel 1688 il Gran Consigliò si affrettò di abolirne l'uso a tutti i magistrati nel pieno delle loro funzioni pubbliche.
Il costo delle parrucche iniziò ad aumentare: una parrucca per tutti i giorni costava circa 25 scellini , mentre quelle grandi ed elaborate circa sugli 800 scellini. Le parrucche più care erano quelle con capelli veri, solitamente di contadine e meglio se biondi, dovevano essere sempre più elaborate e a volte erano lunghe sino a ricoprire mezzo busto ( difatti erano estremamente pesanti e scomode) ; mentre la gente più modesta doveva accontentarsi di di peli di pecora o capra, crine di cavallo o coda di bue.
In quel periodo il "pezzo grosso" era la parola coniata per descrivere le persone snob che potevano appunto permettersi delle grandi parrucche POUFY ( termine dispregiativo usato per indicare un maschio effeminato o omosessuale) .La disinfestazione di una parrucca ( bastava mandarla ad un fabbricante di parrucche per far rimuovere le uova di pidocchi con un lavaggio in acqua bollente) era molto più facile di una disinfezione di una testa piena di capelli.
Durante il Settecento fino alla Rivoluzione Francese, la moda della parrucca continuò a contagiare gli uomini e successivamente donne e bambini. Particolarità del periodo fu l'uso universale di imbiancarla cospargendola di cipria solitamente composta di polvere di riso. Un servitore la soffiava sul paziente , in un apposito stanzino, polverizzandola con un piccolo mantice, mentre il volto e il corpo erano protetti con un accappatoio e con un tono che copriva la faccia. Oltre al riso si usava l'amido mescolato con polvere profumata, e chi non se lo poteva permettere usava calcina, gesso, legno tarlato, osso bruciato. Il principe Francesco I di Modena, invece si faceva spruzzare polvere d'oro in testa.
L'uso della parrucca divenne talmente generale che non fu più possibile vietarla e allora, a Venezia, gli inquisitori, iniziarono a tassarla.
Nel primo ventennio del Settecento usarono anche i parrucconi lanciati da Luigi XIV, e in seguito l'uso si ridusse e fu portata dello stesso colore delle ciglia.
Nel 1730 si diffuse la "parrucca a groppi" che terminava con due nodini di capelli. La tipica parrucca
settecentesca aveva un ciuffo alto e arricciato sulla fronte, riccioli sulle orecchie e un codino avvolto in un sacchetto di seta nera.I modelli erano molti di più e furono illustrati nelle enciclopedie per pettinarsi. I capelli erano impomatati e poi arricciati con una specie di permanente avanti lettera, bolliti e infine e infine cuciti a una reticella e fermati da nastri nascosti. I parrucchieri che facevano anche i barbieri, avevano botteghe elegantissime piene di specchi e dorature, e andare dal parrucchiere alla moda era simbolo di eleganza: Monsieur Galibert, aveva il salone in Piazza San Marco, con numerosi aiutanti e garzoni, e si faceva pagare salato.
Nel 1780 si cambiò modello introducendo due rigidi boccoli laterali; infine le acconciature si portarono molto gonfie e spolverate con cipria grigia.
Una sera Leonard, parrucchiere personale della regina Maria Antonietta d' Austria ( moglie di Luigi XVI di
Borbone e Re di Francia ) acconciò la regina con capelli rialzati artificiosamente più di mezzo metro sul capo, frammischiandoli con sciarpe di velo. Quest'acconciatura detta POUF o TUPPE', fu di moda dal 1770 per circa 10 anni. Le donne impazzirono per questa "moda", infatti la regina di Napoli Carolina Maria d'Austri chiamò Leonard di
persona nella convinzione che nessun parrucchiere ne fosse all'altezza. Il tuppè era una vera parrucca fatta solo in parte coi propri capelli; aveva un armatura nascosta di filo metallico ed era imbottito da un cuscinetto di
crine. Era scomodo e malsano perchè veniva portato su capelli non lavati ma tenuti in piega da oli e pomate profumate e anche perchè attirava ogni tipo di parassita. Avevano decorazioni sconcertanti che venivano appoggiate sopra: palme, pappagalli, frutta, ghirlande d'amore, scale a chiocciola di pietre preziose, navi con le vele spiegate ; e nomi e nomignoli francesi distinguevano i modelli: à la monte du ciel ( di altezza vertiginosa), il pouf à sentiment ( con usignoli imbalsamati e perfino il ritratto del canarino o del cane), alla cancelliera, alla flora ( piena di fiori), al vezzo di perle ( circondata da giri di perle), à la Turque, à le Figarò, à piramide, ecc..
Le acconciature venivano studiate per meravigliare la gente : nel 1783 quando i fratelli Mongolfier alzarono per la prima volta su Parigi il pallone aerostatico, la moda inventò la "parrucca alla mongolfiera". Nel frattempo l'altezza delle parrucche aumentò sempre di più fino a raggiungere un metro, e le donne faticavano ad entrare sulle carrozze se non in ginocchio.
Con la Rivoluzione Francese, la parrucca scomparve e caddero le teste, almeno in Francia. Era uno dei simboli dell'odiata aristocrazia e uscire con i capelli incipriati era rischioso perchè si poteva finire sulla ghigliottina.
Nel resto d'Europa rimase ancora per poco tempo, per trasferirsi poi sulla testa dei valletti e solo i più reazionari continuarono a portarla prendendo il nomignolo di "codino"; mentre in Inghilterra e poi in altri Paesi si preferì seguire la nuova mania dei capelli corti e naturali.
Oggi la parrucca viene indossata sia occasionalmente che quotidianamente : quando non si ha voglia o tempo per acconciarsi i capelli, o come PROTESI: una perdita di capelli dovuta alla chemioterapia.
A volte è possibile fare l'autotrapianto ( microchirurgia) di capelli direttamente sulla cute dell'interessato , in
modo parziale o totale.
PARRUCCA MODERNA: è costituita da capelli sintetici o umani. Se il capello è sintetico la fibra più pregiata ed utilizzata è la manofibra che viene ancorata ad un supporto, generalmente in rete, che viene indossata come una cuffia. Nel caso di capelli umani è importante la qualità e il tipo di lavorazione. Il capello umano può essere di tipo orientale, indiano ( come ho scritto all'inizio) ; poichè può essere trattato: colorato, decolorato, stirato, permanentato, ecc..
La lavorazione può essere fatta a macchina o a mano, con nodi mono-capillari o pluri-capillari; prendendo alla volta un capello o più capelli e fissarli alla retina di supporto. Meno capelli si prendono e più darà un aspetto naturale.
Un bacioneeeee
Dopo la caduta dell'Impero Romano, l'uso di parrucche venne abbandonato in Occidente per quasi un millennio.
Nel XVI sec fu usata come mezzo per compensare la calvizie o come abbellimento. In quel tempo, le condizioni igieniche richiamavano la presenza dei pidocchi , che potevano essere ridotti se i capelli venivano rasati e si indossavano parrucche.
Nel 1580, dopo la Morte Nera (peste) , e l'inizio della sifilide diventata la maggior epidemia in Europa.
William Clowes, medico, XVII sec , scriveva di una moltitudine infinita di pazienti con la sifilide a Londra: ferite aperte, eruzioni cutanee, cecità, demenza, e perdita di capelli chiazze.
La perdita di capelli era davvero imbarazzante, e una testa priva di capelli poteva danneggiare la reputazione di una persona, mentre una persona con i capelli lunghi simboleggiava uno status alla moda.
Queste vittime nascondevno la sifilide con le parrucche così come le piaghe sanguinanti sui loro volti. Le parrucche erano ricoperte con la cipria al profumo di lavanda o arancio per nascondere cattivi odori.
In Europa, la parrucca, ebbe il suo massimo splendore tra il XVII e XVIII sec ( quando trionfarono Barocco e Rococò) : la regina Elisabetta indossava una celebre parrucca rossa finemente elaborata e arricciata nello stile "romano" , ed il Re Luigi XIII di Francia favorì l'uso delle parrucche tra gli uomini negli anni '20 del 1600.
Nel 1665, quando Re Luigi XIV aveva soltanto 17 anni, iniziò a perdere i capelli, e per salvare la sua immagine assunse 48 fabbricanti di parrucche. Re Carlo II, Re d'Inghilterra ( cugino di Luigi XIV) , cinque anni dopo fece la stessa cosa quando i suoi capelli iniziarono a diventare grigi.
Cortigiani ed aristocratici iniziarono a copiare i due Re sfoggiando le parrucche: divenne una moda.
Di solito veniva usata solo a corte ( perchè risultava pesante) , mentre nel privato si preferiva una comoda berretta. La circonferenza della parrucca impediva l'uso del cappello, che si metteva semplicemente sotto il braccio; altra bizzarria era la "linda" ossia una frangetta di capelli naturali e di colore diverso, che spuntava sulla fronte. Oltre agli svantaggi essa aveva anche dei vantaggi fisici e psicologici: indossata sul cranio rasato favoriva una maggiore pulizia in un'epoca di pidocchi e cimici; inoltre rialzava la statura su una figura maschile dando un senso di imponenza regale che aumentava il prestigio dell'individuo. Di colore nero all'inizio, verso la fine del Seicento, diventò bianca e fu cosparsa di cipria.
Questa "parrucca" non piacque così tanto che nel 1688 il Gran Consigliò si affrettò di abolirne l'uso a tutti i magistrati nel pieno delle loro funzioni pubbliche.
Il costo delle parrucche iniziò ad aumentare: una parrucca per tutti i giorni costava circa 25 scellini , mentre quelle grandi ed elaborate circa sugli 800 scellini. Le parrucche più care erano quelle con capelli veri, solitamente di contadine e meglio se biondi, dovevano essere sempre più elaborate e a volte erano lunghe sino a ricoprire mezzo busto ( difatti erano estremamente pesanti e scomode) ; mentre la gente più modesta doveva accontentarsi di di peli di pecora o capra, crine di cavallo o coda di bue.
In quel periodo il "pezzo grosso" era la parola coniata per descrivere le persone snob che potevano appunto permettersi delle grandi parrucche POUFY ( termine dispregiativo usato per indicare un maschio effeminato o omosessuale) .La disinfestazione di una parrucca ( bastava mandarla ad un fabbricante di parrucche per far rimuovere le uova di pidocchi con un lavaggio in acqua bollente) era molto più facile di una disinfezione di una testa piena di capelli.
Durante il Settecento fino alla Rivoluzione Francese, la moda della parrucca continuò a contagiare gli uomini e successivamente donne e bambini. Particolarità del periodo fu l'uso universale di imbiancarla cospargendola di cipria solitamente composta di polvere di riso. Un servitore la soffiava sul paziente , in un apposito stanzino, polverizzandola con un piccolo mantice, mentre il volto e il corpo erano protetti con un accappatoio e con un tono che copriva la faccia. Oltre al riso si usava l'amido mescolato con polvere profumata, e chi non se lo poteva permettere usava calcina, gesso, legno tarlato, osso bruciato. Il principe Francesco I di Modena, invece si faceva spruzzare polvere d'oro in testa.
L'uso della parrucca divenne talmente generale che non fu più possibile vietarla e allora, a Venezia, gli inquisitori, iniziarono a tassarla.
Nel primo ventennio del Settecento usarono anche i parrucconi lanciati da Luigi XIV, e in seguito l'uso si ridusse e fu portata dello stesso colore delle ciglia.
Nel 1730 si diffuse la "parrucca a groppi" che terminava con due nodini di capelli. La tipica parrucca
settecentesca aveva un ciuffo alto e arricciato sulla fronte, riccioli sulle orecchie e un codino avvolto in un sacchetto di seta nera.I modelli erano molti di più e furono illustrati nelle enciclopedie per pettinarsi. I capelli erano impomatati e poi arricciati con una specie di permanente avanti lettera, bolliti e infine e infine cuciti a una reticella e fermati da nastri nascosti. I parrucchieri che facevano anche i barbieri, avevano botteghe elegantissime piene di specchi e dorature, e andare dal parrucchiere alla moda era simbolo di eleganza: Monsieur Galibert, aveva il salone in Piazza San Marco, con numerosi aiutanti e garzoni, e si faceva pagare salato.
Nel 1780 si cambiò modello introducendo due rigidi boccoli laterali; infine le acconciature si portarono molto gonfie e spolverate con cipria grigia.
Una sera Leonard, parrucchiere personale della regina Maria Antonietta d' Austria ( moglie di Luigi XVI di
Borbone e Re di Francia ) acconciò la regina con capelli rialzati artificiosamente più di mezzo metro sul capo, frammischiandoli con sciarpe di velo. Quest'acconciatura detta POUF o TUPPE', fu di moda dal 1770 per circa 10 anni. Le donne impazzirono per questa "moda", infatti la regina di Napoli Carolina Maria d'Austri chiamò Leonard di
persona nella convinzione che nessun parrucchiere ne fosse all'altezza. Il tuppè era una vera parrucca fatta solo in parte coi propri capelli; aveva un armatura nascosta di filo metallico ed era imbottito da un cuscinetto di
crine. Era scomodo e malsano perchè veniva portato su capelli non lavati ma tenuti in piega da oli e pomate profumate e anche perchè attirava ogni tipo di parassita. Avevano decorazioni sconcertanti che venivano appoggiate sopra: palme, pappagalli, frutta, ghirlande d'amore, scale a chiocciola di pietre preziose, navi con le vele spiegate ; e nomi e nomignoli francesi distinguevano i modelli: à la monte du ciel ( di altezza vertiginosa), il pouf à sentiment ( con usignoli imbalsamati e perfino il ritratto del canarino o del cane), alla cancelliera, alla flora ( piena di fiori), al vezzo di perle ( circondata da giri di perle), à la Turque, à le Figarò, à piramide, ecc..
Le acconciature venivano studiate per meravigliare la gente : nel 1783 quando i fratelli Mongolfier alzarono per la prima volta su Parigi il pallone aerostatico, la moda inventò la "parrucca alla mongolfiera". Nel frattempo l'altezza delle parrucche aumentò sempre di più fino a raggiungere un metro, e le donne faticavano ad entrare sulle carrozze se non in ginocchio.
Con la Rivoluzione Francese, la parrucca scomparve e caddero le teste, almeno in Francia. Era uno dei simboli dell'odiata aristocrazia e uscire con i capelli incipriati era rischioso perchè si poteva finire sulla ghigliottina.
Nel resto d'Europa rimase ancora per poco tempo, per trasferirsi poi sulla testa dei valletti e solo i più reazionari continuarono a portarla prendendo il nomignolo di "codino"; mentre in Inghilterra e poi in altri Paesi si preferì seguire la nuova mania dei capelli corti e naturali.
Oggi la parrucca viene indossata sia occasionalmente che quotidianamente : quando non si ha voglia o tempo per acconciarsi i capelli, o come PROTESI: una perdita di capelli dovuta alla chemioterapia.
A volte è possibile fare l'autotrapianto ( microchirurgia) di capelli direttamente sulla cute dell'interessato , in
modo parziale o totale.
PARRUCCA MODERNA: è costituita da capelli sintetici o umani. Se il capello è sintetico la fibra più pregiata ed utilizzata è la manofibra che viene ancorata ad un supporto, generalmente in rete, che viene indossata come una cuffia. Nel caso di capelli umani è importante la qualità e il tipo di lavorazione. Il capello umano può essere di tipo orientale, indiano ( come ho scritto all'inizio) ; poichè può essere trattato: colorato, decolorato, stirato, permanentato, ecc..
La lavorazione può essere fatta a macchina o a mano, con nodi mono-capillari o pluri-capillari; prendendo alla volta un capello o più capelli e fissarli alla retina di supporto. Meno capelli si prendono e più darà un aspetto naturale.
Un bacioneeeee
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